lunedì 8 giugno 2015

PIU' EQUITA' MENO TASSE

L'ASPPI ha deciso di avviare una campagna di iniziative che, fino al mese di ottobre (data di presentazione della Legge di Stabilità) sottolinei la necessità e l'urgenza di abbassare la pressione fiscale sugli immobili (giunta ormai a livelli intollerabili); di conferire maggiore equità al prelievo, di riservare maggiore attenzione all'affitto sia abitativo che commerciale.
La campagna sarà articolata con una raccolta firme in calce ad un appello al Governo.
.

Il Governo vuole semplificare il fisco sugli immobili riunificando in una “local Tax” diverse imposte e tasse oggi esistenti, a cominciare da IMU e TASI. Bene , ma non basta: Governo ed enti locali devono abbassare la fiscalità immobiliare e mutarne il segno.
In questi anni abbiamo visto: aumenti vertiginosi, un segno sempre più regressivo ed un carattere prevalentemente patrimoniale delle imposte; nessuna attenzione per gli immobili affittati.
Dal 2009 al 2015 il prelievo patrimoniale sugli immobili passa dai 9 ai 25 miliardi, oggi è il momento di scongiurare nuovi aumenti e di tornare progressivamente a livelli più accettabili - per restituire valore ad un patrimonio immobiliare fortemente impoverito; promuovere maggiore equità a favore dei proprietari con redditi e patrimoni limitati; restituire convenienza all'investimento per l'affitto sia abitativo che commerciale - è indispensabile abbassare la pressione fiscale, renderla maggiormente progressiva, ancorarla al reddito effettivo prodotto dall'immobile e al costo dei servizi di cui realmente beneficia.
Chiediamo che il Governo nel definire la local tax e le altre scelte fiscali sugli immobili rispetti le seguenti priorità:
1) non determinare aumenti delle aliquote massime previste oggi per IMU e TASI; anzi, programmare la loro progressiva riduzione nelle annualità 2016, 2017, 2018;
2) definire con norma nazionale, i criteri per le esenzioni e le detrazioni di IMU e TASI in relazione alle caratteristiche degli immobili e ai redditi delle famiglie;
3) definire con norma nazionale aliquote massime più favorevoli per gli immobili da destinare alla locazione. In questo ambito la norma deve prevedere un'aliquota massima particolarmente agevolata per gli immobili affittati a canone calmierato;
4) eliminare la quota di IRPEF cui sono assoggettati gli immobili che non si riesce ad affittare e non producono reddito;
5) adeguare almeno alla misura del 30 % le deduzioni sul reddito d'affitto per compensare parte dei costi di manutenzione ordinaria degli immobili affittati;
6) estendere la possibilità di utilizzare la cedolare secca anche agli affitti ad uso diverso dall'abitativo ed eliminare il prelievo fiscale sui canoni non percepiti per morosità.

Nessun commento:

Posta un commento