Le misure elaborate dal ministro Lupi delineano diversi ambiti. Ecco
quelli relativi al finanziamento dei fondi per le locazioni.
Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto-legge recante “Misure
urgenti per il disagio abitativo”. Lo schema di decreto-legge si
compone di 13 articoli con lo scopo principale di fornire immediato
sostegno economico alle categorie sociali meno abbienti che oggi non
riescono più a pagare l’affitto. Prevede un spesa di 1miliardo e
741milioni di euro, distribuiti secondo tre linee di azione: Il sostegno
all’affitto a canone concordato, l’ampliamento dell’offerta di alloggi
popolari e lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale.
Finanziamento dei fondi destinati alle locazioni. Il
decreto legge si prefigge principalmente lo scopo di sostenere
economicamente le categorie sociali più disagiate, che non sono in grado
di pagare un affitto. Perciò il Fondo nazionale per il sostegno
all’accesso alle abitazioni in locazione è stato raddoppiato, ammontando
attualmente a 200 milioni (100milioni per il 2014 e 100milioni per il
2015), mentre il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, che
aveva in dotazione 40 milioni di euro, è stato incrementato di 226
milioni di euro, che saranno aggiunti dal 2014 al 2020. Di fatto è stato
reso strutturale.
Riduzione della cedolare secca per contratti a canone concordato.
L’aliquota per la cedolare secca, già ridotta con il decreto del fare
del governo Letta dal 20% al 15%, è stata ulteriormente ridotta al 10%,
per il quadriennio 2014-2017, per chi affitta a canone concordato. In
questo modo il contratto a canone concordato dovrebbe diventare più
conveniente del canone di libero mercato, che negli ultimi anni ha
subito una battuta d’arresto per la crisi del mercato immobiliare. Ne
dovrebbe derivare l’effetto di favorire l’immissione sul mercato degli
alloggi sfitti. Di tale riduzione potranno usufruire anche cooperative o
enti senza scopo di lucro, a patto che le abitazioni siano sublocate a
studenti con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o
assegnazione.
Modifiche della disciplina del Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.
Si stima che 2,5 milioni di famiglie pagano un canone superiore al 40%
del proprio reddito. Per alleggerire il carico, la norma indirizza le
risorse del Fondo Affitto anche alla costituzione di strumenti comunali,
come le Agenzie locali, con funzione di garanzia terza tra proprietario
e affittuario sia in caso di mancati pagamenti del canone sia in caso
di danni arrecati all’alloggio.
Secondo la norma, inoltre, le procedure previste per gli sfratti per
morosità si devono applicare sempre alle locazioni di cui al presente
comma, anche per quelle per finita locazione.
Lotta all'occupazione abusiva. A chi occupa
abusivamente un immobile sarà impedito sia di chiedere la residenza sia
di allacciarsi ai servizi pubblici. La norma intende così ripristinare
una legalità non più garantita.
Fonte: Professionisti&Imprese24 de IlSole24Ore
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